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Progetto
premiato con
Medaglia del
Presidente
della Repubblica
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|| Con il
patrocinio di:
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contributo di:
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Consolato Generale degli Stati
Uniti d'America
Firenze - ITALIA
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Assessorato
Cultura,
Pubblica
Istruzione e Infanzia,
Università |
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Artisti
Paolo
Fresu
Nato
nel 1961 a Berchidda, in Sardegna,
Paolo Fresu intraprende lo studio
dello strumento all’età di 11
anni nella Banda Musicale del
proprio paese natale. Dopo varie
esperienze di musica leggera, scopre
il jazz nel 1980 e inizia
l’attività professionale nel
1982. Nel corso dei tre decenni
seguenti è protagonista di
una scalata verso la vetta del jazz
italiano e internazionale, del quale
è oggi uno dei grandi
protagonisti. Ha collezionato un
numero difficilmente riassumibile di
premi e riconoscimenti, esibendosi
in ogni continente e con i nomi
più importanti della musica
afroamericana degli ultimi 30 anni:
Enrico Rava, Aldo Romano, Kenny
Wheeler, Gerry Mulligan, Dave
Holland, John Zorn, Richard
Galliano, Trilok Gurtu, Jim Hall,
Uri Caine, Gil Evans Orchestra,
Toots Thielemans, Carla Bley, Dave
Douglas..Anche la sua
capacità di ideare formazioni
e progetti musicali pare essere
inesauribile: dal suo Quintetto al
duo con Gianmaria Testa, il Trio
P.A.F., il Devil Quartet, il trio
con Nguyên Lê e Dhafer
Youssef, il duo con Uri Caine e
altri pianisti (Danilo Rea, Dado
Moroni, Bojan Zulfikarpacic,
Ludovico Einaudi, Omar Sosa), le
rivisitazioni filologiche di Porgy
and Bess e Birth of the Cool con
l’Orchestra Jazz della Sardegna,
l’Italian Trumpet Summit... L’elenco
potrebbe continuare con lunghezza
enciclopedica.
Ha registrato
oltre trecentocinquanta dischi, di
cui oltre ottanta a proprio nome o
in co-leadership, spesso lavorando
in progetti che intrecciano il jazz
ad altre musiche (etnica, world
music, contemporanea, leggera,
antica). Si è confrontato
anche con la musica per il teatro,
la danza, la poesia, il cinema e la
televisione, a fianco di importanti
esponenti di queste discipline.
È
docente e responsabile di diverse
importanti realtà didattiche
nazionali e internazionali.
Ambrogio
Sparagna
Figlio
di musicisti tradizionali di
Maranola (LT), Ambrogio Sparagna
studia etnomusicologia
all’Università di Roma. Nel
1976 dà vita alla prima
scuola di musica popolare contadina
in Italia, a Roma. La sua carriera
è costellata da un’intensa
attività concertistica
internazionale e da importanti
commissioni per la creazione di
lavori musicali. Nel 1992 scrive
l’opera Giofà il servo del Re
e nel 1993 la cantata Voci all’aria
per Radio Tre Rai. Nel 1995, su
commissione di Jazz Network, compone
La via dei Romei, opera che ha fra i
suoi protagonisti Francesco De
Gregori nel ruolo di cantastorie e
che viene accolta con ampi consensi
al Grand Prix Italia ’96. Per il
bicentenario della nascita di
Giacomo Leopardi compone la cantata
Un canto s’udia pe’ li sentieri,
trasmessa in diretta radiofonica Rai
per le
celebrazioni leopardiane. Nel 2003
compone con Lindo Ferretti
l’oratorio sacro Litania, che viene
presentato in diretta radiofonica
dalla Cappella Paolina del
Quirinale. Dal 2004 al 2006 è
maestro concertatore del festival La
Notte della Taranta, dove fonda una
grande orchestra di strumenti
popolari composta da sessanta
elementi, con la quale dà
vita per tre anni di seguito a
spettacoli straordinari, cui
partecipano in qualità di
ospiti, tra i tanti altri, Franco
Battiato, Francesco De Gregori,
Lucio Dalla, Gianna Nannini, Carmen
Consoli, Piero Pelù, Peppe
Servillo...
Nel 2007 fonda
l’Orchestra Popolare Italiana
dell’Auditorium Parco della Musica
di Roma, un grande gruppo
strumentale residente all’interno
dell’Auditorium allo scopo di
promuovere il repertorio della
musica popolare italiana.
Tommaso Vittorini
Nato
a Roma, ma residente da molti anni a
New York, Tommaso Vittorini ha
iniziato la carriera giovanissimo,
negli anni Settanta, a fianco di
Massimo Urbani, Maurizio Giammarco,
Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Enrico
Rava. Alla fine del decennio il novero
delle sue collaborazioni si è
esteso a livello internazionale, con
personalità quali Lester Bowie,
Kenny Wheeler, Roswell Rudd, Steve
Lacy. Dotato di fine senso
dell’umorismo e di una profonda
conoscenza della cultura italiana
(forse ereditati dai nonni, Camillo
Mastrocinque ed Elio Vittorini),
assieme a Mario Schiano inventò
una sorta di jazz- varietà che
non trova termini di paragone nella
storia di questa musica.
Living Concert Big Band, il Grande
Elenco Musicisti (con Giancarlo
Schiaffini, Antonello Salis, Roberto
Gatto, Rita Marcotulli), la Banda
della Scuola Popolare di Musica di
Testaccio, la Big O Orchestra, band
tutta al femminile basata a New York.
Come arrangiatore ha lavorato con
Paolo Conte (per Appunti di Viaggio),
Claudio Baglioni, Gianni Morandi,
Almamegretta, Vinicio Capossela e,
fuori dall’Italia, con Dionne Warwick
e Chaka Khan. Vittorini è
attivo anche come direttore di
orchestre sinfoniche, nonché in
campo cinematografico e televisivo
come autore di colonne sonore (per
Lina Wertmüller e Roberto
Benigni, tra gli altri) e di sigle
(TG1, TVSette, TG Sport...) oltre che
come attore (Profondo rosso di Dario
Argento, Sogni d’oro di Nanni
Moretti).
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Lupo di mare:
DIDI MAGLIONI
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